In Italia 15 milioni di cittadini non sono correntisti

Secondo la Cgia, è emerso che nel nostro paese sono circa 15 milioni i cittadini che non posseggono un conto corrente bancario; si tratta del risultato “peggiore” in Europa, visto che in pratica nessun altro stato può contare su di un numero così elevato di così detti “unbanked”.

Come mai in Italia così tante persone preferiscono tenere i soldi in casa, piuttosto che affidarsi ai più noti e moderni strumenti bancari? In primo luogo, è evidente che nel nostro paese molti, soprattutto ad una certa età, preferiscono utilizzare libretti postali o conti correnti dei figli, per poter operare, o per l’accreditamento della pensione. Se si pensa poi che il numero di anziani nel nostro paese è fra i più alti, risulta facile capire perché sono così tanti i cittadini che non posseggono un conto.

Le ingenti spese per il mantenimento di un conto poi, fra le più alte d’Europa, hanno contribuito altresì alla formazione di questo dato, basato su tutti i cittadini con più di 15 anni di età. Se si escludono i conti online a zero spese, evidentemente non utilizzabili da chi ha un limitato livello di cultura e di istruzione, e da chi ha una certa età, ecco perché 15 milioni di persone preferiscono lasciare i soldi a casa.

Il divario con gli altri paesi come Francia, Inghilterra e Germania, è abissale sotto questo punto di vista. Contro un nostro 29% del totale della popolazione, un misero 2% o 3% della popolazione, nei paesi del “nord”, non possiede infatti un conto corrente.