L’incontinenza urinaria è tra i disturbi più diffusi oggi, e si manifesta con una perdita d’urina improvvisa, transitoria o continuata nel tempo. Per i casi di lievissima entità, non c’è bisogno di preoccuparsi troppo. Invece, se il disturbo continua nel tempo, è meglio correre ai ripari e chiedere consiglio a un dottore. Spesso l’incontinenza è così grave che per essere risolta necessita di un intervento chirurgico. Ecco il particolare caso della chirurgia incontinenza urinaria maschile.
Si procede con l’intervento per rimediare a problemi di incontinenza urinaria da sforzo, ma solamente dopo che la cura farmacologica e quella riabilitativa non hanno dato un esito positivo.
In generale, l’incontinenza urinaria da sforzo è una particolare categoria d’incontinenza che accade con perdite di urina, del tutto involontarie, a causa di uno sforzo, che può essere uno starnuto violento, il sollevamento di un oggetto pesante o un colpo di tosse ad esempio. Nell’uomo questo tipo di incontinenza si può presentare come conseguenza di un intervento di chirurgia della prostata, oppure in caso di lesioni dei nervi o dello sfintere uretrale. Infatti, lo scopo principale dell’operazione chirurgica è di rendere di nuovo funzionante il meccanismo di chiusura dell’uretra.
In base alle condizioni di salute del paziente e all’entità dell’incontinenza, si esegue un tipo di intervento piuttosto che un altro. Gli interventi possibili sono: il posizionamento di uno sling , l’iniezione nell’uretra di sostanze volumizzanti, l’introduzione di due palloncini occludenti extrauretrali e l’applicazione di una protesi sfinterica.
Gli interventi di chirurgia incontinenza urinaria maschile hanno percentuali molto alte di successo e in molti casi sono una soluzione al problema dell’incontinenza o almeno ne diminuiscono la gravità. Il miglioramento si fa notare subito, in quanto le perdite quotidiane diminuiscono di colpo.
Un modo semplice per stabilire l’entità di un’incontinenza è il metodo del pannolino. Al paziente, si chiede di pesare il pannolino da asciutto e poi dopo averlo indossato. Dalla somma di tutti i pesi nell’arco di 24 ore si può stabilire in modo preciso l’entità del problema. Fino a 100 gr di perdita di urina il problema è lieve, tra i 100 e i 400 g l’incontinenza è considerata moderata, oltre questo peso limite, il disturbo si considera grave.
Alcuni di questi interventi utilizzano materiali più costosi e prevedono che il chirurgo sia ben istruito sulla parte pratica dell’intervento. Questo è il caso dello sfintere artificiale che riesce a raggiungere l’87% dei casi di successo anche per forme molto gravi d’incontinenza. Di solito è utilizzato per casi di incontinenza gravi, proprio per gli alti costi e la complessità dell’intervento.
Di qualsiasi incontinenza tu soffra, non trascurare mai i sintomi e consulta un dottore per indagare sulle cause che li hanno originati. Se invece, non hai nessun disturbo, la scelta di approfondire l’argomento ti permetterà di riuscire a prevenire un’eventuale condizione di incontinenza in futuro.