Preventivo notaio a confronto: a chi spetta la scelta
Quando si effettua una compravendita immobiliare, che sia prima o seconda casa, è sempre consigliabile non fermarsi al primo preventivo del notaio, magari quello suggerito dal costruttore o dall’intermediario ma metterlo a confronto almeno con un altro. Questo aiuta non solo a risparmiare ma anche ad avere modo di testare il sentimento di fiducia che deve legare un professionista così importante alle parti durante le fasi della compravendita. Ma alla fine a chi spetta la scelta del preventivo del notaio?
Non è una domanda scontata visto che il notaio è chiamato ad agire in maniera super partes e quindi non può fare né gli interessi del venditore né quelli del compratore. L’imparzialità del notaio consente infatti ai contraenti (venditore e acquirente) di condurre la trattativa in una zona franca, con la consapevolezza di poter contare su un aiuto e una consulenza disinteressata, come ricordato dal detto, molto gettonato in ambito notarile, «Il notaio, dalla tua parte, sopra le parti». Questa frase, forse abusata in alcuni casi, ha però il vantaggio di saper incarnare il senso della consulenza notarile alla perfezione.
Preventivo notaio, una scelta di convenienza
Proprio per il suo carattere imprescindibile di imparzialità, il notaio non deve essere vincolato a nessuna delle parti coinvolte.
Spesso è bene diffidare dai notai “convenzionati” con l’agenzia immobiliare o ”caldeggiati” dal mediatore creditizio, il costruttore, la banca o il venditore ed è importante sapere che questi possono essere solo consigliati e mai imposti. La parola finale spetta a chi deve comprare casa ed è giusto che quest’ultimo scelga liberamente e senza condizionamenti di alcun tipo.
C’è di più da sapere a questo proposito: la scelta dello studio notarile a cui affidarsi è libera anche da vincoli geografici, nulla impedisce infatti teoricamente di rivolgersi ad un notaio di Roma per una compravendita di una casa ubicata a Torino (sebbene spesso la vicinanza geografica sia intuitivamente considerata un punto di forza nella scelta del notaio).
Fatta questa premessa d’obbligo, va detto che nella prassi la scelta del notaio è comunemente affidata alla parte che si occuperà del pagamento degli onorari, quindi l’acquirente nel caso di compravendita e il mutuatario nel caso di mutuo. La parte che non sostiene le spese (ovvero il privato che vende la casa, la ditta costruttrice etc) potrà quindi tutto al più limitarsi a segnalare eventualmente un notaio (magari perché questi conosce per altre vicende lo storico dell’immobile ed è già in possesso di tutti i documenti utili alla transazione immobiliare). Ma, è bene ribadirlo,questa segnalazione non avrà forza vincolante per la controparte e dovrà restare un semplice suggerimento.
Visto che a scegliere il notaio sarà la parte che deve sostenerne le spese, la scelta è tendenzialmente basata sul servizio offerto dal notaio e su preferenze di carattere economico, così come risulta dai preventivi notarili esaminati. Di fronte a spese così importanti il fattore risparmio non può non avere un certo ruolo anche se si tratta di scelte (sia quella immobiliare che del mutuo) che impegnano per molti anni (se non per tutta la vita) e quindi non si può non mettere la professionalità e l’affidabilità al primo posto come criteri di scelta del notaio.