Concorso militare: preparati al meglio

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Con la crisi occupazionale che ha colpito l’Italia negli ultimi anni, chiunque senta parlare di concorsi imminenti, qualunque sia la loro natura, è tentato a “provare” perché “non si sa mai”. Spesso capita, infatti, di non ottenere nessun tipo di soddisfazione dagli studi effettuati durante la carriera accademica e si cercano, quindi, delle strategie per aggirare l’ostacolo della disoccupazione. Ma quanto potrebbe durare? Se si trovasse un lavoro ben lontano da quelle che erano le prospettive iniziali, quanto può giovare nel proprio rendimento? È davvero il caso di tentare tutti i concorsi che esistono come se non ci fosse un domani?

Vi sono alcuni concorsi per i quali, di sicuro, non si può assumere un atteggiamento di questo tipo: una persona che ha perseguito degli studi di tipo umanistico, ad esempio, non dovrebbe mai buttarsi in un concorso che riguardi la sanità; o il tipico cocco di mamma che non è mai uscito fuori dalle mura di casa perché troppo “viziato” non può sicuramente pensare di provare ad entrare nelle forze armate. Si tratta, infatti, di lavori che richiedono un altissimo senso di responsabilità e del dovere; chi lavora in questo campo salva vite umane, sta vicino alle persone per aiutarle e, soprattutto, possiede una forza fisica ed emotiva fuori dal normale.

Ecco perché, ad esempio, la preparazione per concorsi militari risulta essere molto ampia per chi decide di intraprendere questa strada. Non si tratta affatto di concorsi “semplici”: questi prevedono un’adeguata preparazione di cultura generale e preparazione fisica. Un concorso militare si sviluppa, infatti, come segue: vi è, innanzitutto, un test preselettivo di cultura generale, seguito da dei test psico-attitudinali, visite mediche, un colloquio con uno psicologo e, infine, delle prove fisiche. E nessuno di questi step deve essere sottovalutato.

Non per niente oggi esistono un’infinità di volumi (in formato cartaceo o digitale) per la preparazione teorica al concorso che offrono anche la possibilità di esercitarsi grazie a delle simulazioni; così come esistono dei veri e propri corsi di preparazione, anche questi, ormai, molto numerosi. È bene, quindi, scegliere con cura e con criterio, sia che ci si voglia preparare da soli, sia che si decida di seguire un corso perché da ciò dipenderà l’esito finale.

Non bisogna, quindi, scegliere di fare il militare come ripiego: bisogna, invece, avere la vocazione ed essere disposti a faticare per raggiungere l’obiettivo che ci si prefigge. Quindi, da non dimenticare, scelta accurata di un eventuale corso di preparazione, buona e ampia conoscenza degli argomenti e tantissima passione.