Roma da sempre città dei grandi eventi, delle feste di ogni tipo, rappresenta l’emblema del divertimento. Nella Capitale le feste sono di ogni genere, gusto ed età; si organizzano feste a tema, feste in maschera e di vario tipo.
Nascita.
La Capitale è nota per il periodo chiamato “Dolce Vita”, inizio anni sessanta, in cui il Paese era in piena rinascita. Alla fine degli anni cinquanta si ha il boom economico, a Cinecittà si girano film italiani, ma anche produzioni americane. Nella città eterna, confluiscono attori, produttori e registi ma anche grandi intellettuali. Spesso si fa coincidere l’inizio del periodo con una festa tenutasi nel ristorante “Rugantino”, con i festeggiamenti del compleanno della contessina Olghina di Ribilant nel 1958. Alla fine della festa la ballerina turco-armena Aiche nana fece lo spogliarello, ciò apparve sull’Espresso ed ebbe conseguenze giudiziarie. I nomi altisonanti di questo periodo sono innumerevoli, non solo legati al mondo dello spettacolo: Fellini, Pasolini, Moravia Lucherini Anita Ekgberg, Mastroianni ed altri.
Nacquero i cosiddetti paparazzi, fotografi affamati di scoop. La Dolce Vita si svolse a Via Veneto, importante fu la discoteca Piper inaugurata nel 1965, in quel posto molti dj Roma allietarono i cosiddetti festaioli.
La Dolce Vita ed il maestro Fellini
La Dolce Vita no è solo un periodo ma è anche un film del 1960 di Federico Fellini, vincitore del Festival Cannes, della Palma d’Oro a Venezia e vincitore dell’Oscar per i costumi Attore principale è Marcello Mastroianni, nei panni di un aspirante scrittore che lavora in un giornale scandalistico, staziona ogni sera nei locali di Via Veneto, nonostante convivesse con una donna molto gelosa e depressa, l’attore frequentava altre donne.
Nel giorno in cui arriva a Roma un’attrice svedese, Marcello accompagna la delegazione in un locale all’aperto tra le rovine romane e, poi scappa con la donna per le Vie del Centro. La storia continua in questo modo, con la partecipazione continua di Marcello ai party rendendo il film incantevole; le cose che rimarranno nella storia sono la partecipazione della mitica Anna Magnani e, il bagno dell’attrice Sylvia nella Fontana di Trevi. Marcello conosce in un locale in cui si trovava una ragazzina, si chiama Paola ed è originaria dell’Umbria, e le piacerebbe imparare a scrivere a macchina per fare la dattilografa. L’ultima scena si svolge su una spiaggia, dove c’è una manta morta, mentre Marcello la guarda sente la voce di Paola.Il film come il periodo hanno caratterizzato la storia di Roma e dell’Italia. La Dolce Vita, infatti, non era solo uno stile di vita, ma una mentalità nuova, aperta, che segnava l’inizio di un cambiamento. La Dolce Vita ha fatto sognare la gente, anche la più umile. Ed il sogno in quegli anni, successivi alla seconda Guerra Mondiale erano fondamentali, per rinascere e per ricostruirsi.