Tra i tanti nemici delle auto dai quali è bene guardarsi durante la stagione estiva ci sono i chicchi di grandine: spesso, infatti, è sufficiente una breve grandinata della durata di pochi minuti per arrecare danni molto consistenti alla carrozzeria di una macchina o di qualsiasi altro veicolo. Dai chicchi più piccoli, simili a sassolini, a quelli più grandi, paragonabili a delle vere e proprie palline da tennis, le conseguenze negative possono essere evidenti sulla vernice e sulla conformazione della carrozzeria. E anche le ammaccature meno visibili a occhio nudo meritano di essere riparate, per evitare che in futuro si traducano in un danno economico spiacevole.
Come ci si deve comportare, dunque, in seguito a una grandinata? Quali sono i passi da seguire per il disbrigo della pratica di sinistro? Ce lo spiega la carrozzeria Udine Autronica. Come ci si può facilmente immaginare, il primo aspetto di cui ci si dovrebbe occupare è legato all'assicurazione: poiché la grandine rientra nel novero degli elementi naturali per i quali si può usufruire di una copertura, infatti, è opportuno verificare se si abbia il diritto o meno di ottenere un risarcimento. Nella maggior parte dei casi la risposta a questo dubbio è affermativa, nel senso che è sufficiente avere una polizza kasko – non importa se integrale o parziale – per essere sereni e dormire tra due guanciali.
Certo, questo non vuol dire che in seguito a una grandinata si possa rimanere con le mani in mano e aspettare di ricevere il risarcimento, perché è comunque opportuno presentare la denuncia relativa entro i termini previsti dal contratto, in modo tale che la compagnia possa ordinare le ispezioni del caso. Per quel che riguarda il calcolo dei danni, entra in gioco l'elenco ABOL/DSP 2013 della ASEAI, con il livello di conteggio 1.
Una volta sbrigate tutte le pratiche burocratiche, arriva il momento in cui i danni subìti dalla carrozzeria vengono effettivamente sistemati: si ricorre, di solito, alla sostituzione di inserti e modanature con la tecnica levabolli, un sistema che viene adottato anche dalle aziende automobilistiche per far scomparire le ammaccature che si vengono a creare nel corso dei processi di produzione o durante il trasporto delle vetture.