Con le belle giornate torna la voglia di girare, muoversi ed esplorare. Ricominciano anche ad aprire musei e mostre tra cui quella di Morandi Tappeti nella sede di Crema (Via XX settembre, n° 83). Si tratta dell’esposizione “Caucaso orientale vs Caucaso occidentale: due tradizioni a confronto”, una mostra sui tappeti caucasici che permette di toccare con mano alcuni dei pezzi più belli e pregiati della collezione del Sig. Morandi. Dal 15 maggio al 12 giugno venite a scoprire i tesori nascosti della regione del Caucaso, un gioiello ancora sconosciuto incastonato tra due mari.
Sulle rive del Mar Caspio, lo sguardo fisso all’Asia
La regione prende il nome dalla catena montuosa che la sovrasta e che ha per secoli reso difficile gli spostamenti con le sue valli profonde e i picchi impervi. Questa conformazione ha portato alla nascita di vari stili di disegno nei tappeti, con una varietà tale che dire che questi cambiano da una valle all’altra non è un’esagerazione. Gli esperti del settore tuttavia riconducono tutti questi stili a cinque gruppi Kazak, Karabach, Shirvan, Kuba e Daghestan. La mostra di Morandi Tappeti si focalizza principalmente su due di questi: i tappeti Kazak, che approfondiremo in seguito, e i tappeti Shirvan.
Questi ultimi si distinguono per il vello annodato fitto e rasato molto basso e in particolare per le influenze persiane, riconoscibili nei disegni di palmette, fiori e melograni. Altri disegni tipici sono scarabei disegnati sia nel centro che nelle bordature. A queste viene da sempre dedicata particolare cura e spesso i tappeti Shirvan ne hanno anche più di una; tra i disegni che le compongono troviamo quelli a biscotto, alternanze di linee oblique e fiori e mendacil.
Un discorso a parte va fatto per i tappeti Cici, fiore all’occhiello della mostra. Il loro nome deriva dalle popolazioni cecene che abitavano la zona di Kuba fino al XIX secolo e loro creatori. A caratterizzarli abbiamo le forme Khirdagyl stilizzate (minuscoli poligoni a ottagoni, ai piccoli quadrati, a stelle) e sui bordi un alternanza di rosette e linee.
Sulle sponde del Mar Nero, con gli occhi rivolti all’Europa
Dal lato opposto di questa regione abbiamo, i tappeti Kazak non meno belli o interessanti rispetto ai precedenti. Come questi sono caratterizzati da disegni geometrici, ma si distinguono per la scelta dei colori: i tappeti Shirvan infatti fanno ampio uso di giallo, blu e bianco, mentre i questi preferiscono il rosso, utilizzando gli altri per definire dettagli e bordi. Un’altra differenza che si riscontra è il minor numero di nodi per centimetro quadrato e la lunghezza del vello; questo conferisce ai tappeti maggiore flessibilità, ma sono anche più soggetti all’usura.
Tra i vari sotto stili spiccano i tappeti Sevan, presenti nella mostra, conosciuti come Kazak a farfalla, dato che il medaglione centrale ricorda appunto la forma stilizzata di questo insetto. Un altro nome che gli viene dato è di Kazak a scudo, sempre in riferimento al medaglione centrale che molti esperti collegano a una rappresentazione araldica, in modo non diverso da quello che si faceva in europa utilizzando gli arazzi.
Questi sono solo alcuni dei molteplici tesori che Morandi Tappeti permette di conoscere a chi visita l’esposizione. Gli interessati potranno infatti scoprire e imparare a conoscere altri pregiati manufatti della regione come Lori Pampak, Fakralo, Shikli e molti altri ancora che aspettano solo di essere ammirati.