La magia nera funziona? Ecco perché è meglio servirsi della bianca o della rossa

Quando una persona che ha un problema decide di rivolgersi alla magia, lo fa affidandosi completamente al mago che dovrà praticarla. Si tratta di stabilire un legame professionale ed emotivo tra la persona bisognosa di aiuto ed il mago in grado di sfruttare la magia. Se da una parte si guarda solo al risultato (da ottenere nel più breve tempo possibile), dal lato del mago è importante anche il percorso che si sceglie di intraprendere per raggiungere un determinato obiettivo.

Il fine non giustifica i mezzi, si ha a che fare con forze potenti ed è bene rivolgersi ad uno studio esoterico specializzato in magia bianca o rossa. Perché molti maghi sostengono che è meglio evitare la magia nera per risolvere i problemi che ci affliggono? Essenzialmente per due motivi:

  • Per l’aura malvagia intrinseca nella natura stessa della magia nera: La magia nera viene praticata al preciso scopo di arrecare danno ad un nemico.
  • Perché non sempre è la strada migliore per raggiungere i propri scopi e può portare a pericolosi colpi di ritorno. I benefici sono quasi sempre temporanei e, soprattutto quando usata per risolvere problemi in campo sentimentale, può portare ad un colpo di ritorno in grado di danneggiare sia che la compie che chi la commissiona. Partendo dal concetto stesso di magia nera e rossa è facile individuare quale delle due sia la migliore per far nascere una durevole storia d’amore.

La magia è un campo piuttosto aleatorio, in cui ci sono poche certezze e molto è dato dalla forza con cui si crede. Una forza positiva e benefica nelle intenzioni, secondo i maghi che praticano magia bianca e rossa è in grado di attrarre positività.

L’aura malvagia della magia nera

La magia nera, in molte delle culture in cui viene praticata, viene abitualmente considerata la capacità di un mago di utilizzare e controllare a proprio vantaggio un potere nefasto, maligno, o comunque di origine soprannaturale. Si tratta di un tipo di magia affiliata all'oscurità, con forti contaminazioni con l'occultismo e, in alcuni casi, col satanismo. Il potere magico della magia nera, per essere precisi, non deve essere considerato né positivo né negativo, poiché tutto dipende dall'uso che ne viene fatto. La definizione di magia nera spesso include le varie forme della demonologia e della stregoneria. Nel mondo popolare la magia nera è ritenuta un potere distruttivo che viene usato in contrapposizione a quello della magia bianca basata, per contraltare, su intenzioni benefiche e altruistiche.

Questo concetto in alcune società è molto netto e non lascia spazio ad interpretazioni. In altre culture, invece, il confine tra magia bianca e magia nera risulta essere decisamente più labile. Si pensi, ad esempio, ad alcune società primitive extraeuropee come gli Azande, (a lungo studiati da Edward Evan Evans-Pritchard). Nella loro particolare visione, gli Azande arrivavano a considerare benefica qualsiasi magia in grado di arrecare un danno ai nemici della loro comunità.

Secondo Paolo Coelho:

“La magia è un ponte che ti permette di passare dal mondo visibile in quello invisibile. E imparare le lezioni di entrambi i mondi.”

Va da sé che è un viaggio all’interno di noi stessi e del nostro inconscio. Cosa ci riserva il futuro? Come possiamo diventare persone migliori e raggiungere i nostri obiettivi? Sta a noi scegliere il nostro cammino, sta a noi cercare il bene con il bene. Ecco perché molti maghi sconsigliano caldamente di avvicinarsi alla magia nera, perché non farebbe altro che contaminare in modo negativo, e definitivo, il nostro percorso di crescita personale. Abbiamo visto come magia nera nel corso dei secoli abbia cambiato il modo in cui viene vista e, soprattutto, praticata. Il concetto stesso di magia nella cultura è in costante evoluzione. A noi, individui in balia dei mille problemi quotidiani, la possibilità di avvicinarci al campo dalla magia nel modo più positivo possibile.