Quali sono le caratteristiche che bisogna prendere in considerazione quando si sceglie l'olio extravergine di oliva e come conservarlo correttamente? Queste sono domande abbastanza comuni. Vediamo, qui di seguito, tutto quello che bisogna sapere sull'argomento.
Come scegliere l'olio extravergine di oliva
Identificare un buon olio EVO non è così semplice come si possa pensare, vista l'ampia scelta oggi presente sul mercato. Ogni anno le giurie composte da massimi esperti a livello mondiale si occupano di stilare le classifiche sugli oli d'oliva più pregiati.
A tal riguardo, la medaglia d'oro al Merano Wine Festival è stata assegnata all'Olio Ciavatta disponibile nella variante Provenzale e Verde Pugliese. La prima, è delicata, non pizzica in gola e viene prodotta dalla varietà autoctona Provenzale di Serracapriola. La seconda, invece, ricavata dalle varietà pugliesi Peranzana, Coratina, Marina e Rotondella, si caratterizza per il colore verde brillante e per l'intensità.
Entrambi i prodotti si rivelano una buona scelta per condire le pietanze che vengono portate ogni giorno a tavola.
Come si riconosce un buon olio extravergine di oliva
In linea generale, per valutare la qualità dell'olio è importante effettuare delle valutazioni, la prima delle quali visive e che serve per stabilire la corposità. Basta mettere una piccola quantità di olio all'interno di un bicchiere per poi agitare in modo delicato. L'olio pregiato si riconosce per la bassa fluidità, diversamente sarebbe ricco di acidi grassi polinsaturi.
Anche il profumo gioca un ruolo determinante. La valutazione olfattiva richiede comunque delle accortezze, in quanto bisogna riscaldare il bicchiere e portarlo a 28°C circa, prestando attenzione a usare la mano per non disperdere l'aroma. Quando si avverte la dolcezza della frutta siamo di fronte a un buon segnale di buona qualità.
Infine si giunge alla valutazione gustativa da compiere come fosse un rituale. L'olio andrà infatti distribuito su tutto il palato, cercando di aspirare l'aria per far evaporare gli aromi. L'olio andrà assaporato per almeno 30 secondi, così da poterne percepire tutte le sfumature. Avvertire dell'amaro-piccante è di certo indice di pregio.
Per una degustazione perfetta è indispensabile non fumare e mangiare prima dell'assaggio. Sono inoltre da evitare i profumi troppo intensi che potrebbero interferire durante l'esame.
Coloro che non sono disposti a compiere questi test per trovare l'olio extravergine di oliva che possa fare al proprio caso possono sempre affidarsi al parere approfondito delle giurie.
Ci sono tutta una serie di regole da seguire anche per mantenere inalterati nel tempo il gusto e le peculiarità dell'olio extra vergine d'oliva. La luce, le fonti di calore e l'aria sono i principali nemici dell'EVO. Ecco spiegato come mai l'olio di qualità viene sempre distribuito all'interno di bottiglie di vetro scure oppure di latte che contrastano l'ossidazione e proteggono da possibili urti.
In casa l'olio andrà poi risposto in un luogo fresco e asciutto, possibilmente in un ambiente in cui la temperatura è compresa tra 14°C e 18°C. Non bisogna poi dimenticare che durante i mesi freddi l'olio di oliva potrebbe anche congelare: in questi casi bisogna agitare delicatamente per riportarlo gradualmente allo stato liquido.
Altra raccomandazione da seguire è quella di consumare il prodotto rispettando sempre l'annata di produzione che viene riportata sull'etichetta, solitamente pari a 20 mesi dalla spremitura. In ogni caso, una volta aperta la bottiglia, è bene consumare l'olio extravergine di oliva nell'arco di 6 mesi.